Vaccino contro la malaria efficace al 100%

Una notizia incredibile nella lotta ad una delle malattie che sta flagellando l'Africa. La Malaria infatti è una di quelle malattie che nel mondo Occidentale viene spesso dimenticata ma colpisce oltre al continente nero la parte tropicale dell'America del Sud e dell'Asia. In Italia è famosa per aver ucciso il ciclista Fausto Coppi.

Vaccino Malaria
 

Molti vaccini sono stati studiati ma le notizie che arrivano dall'Università del Maryland fanno addirittura sperare in un vaccino sicuro al 100%. Per capire l'importanza della notizia bisogna considerare che la malaria è la 2° malattia infettiva in quanto a mortalità, seconda soltanto alla Tubercolosi, ogni anno 500 milioni di persone si ammalano di malaria.

 L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) però avverte e mette in guardia da facili entusiasmi, la sperimentazione del vaccino si trova ancora nella fase 1, quindi è troppo presto per considerare i risultati definitivi.

Abreazione

Concetto legato strettamente alla teoria psicoanalitica. E' una scarica emotiva che si produce a seguito di un riesame circa la propria situazione emotivo-affettiva. In tale occasione trovano uno sfogo le idee e le esperienze inconsce, rimosse a suo tempo a causa del contenuto non accettabile da parte del soggetto.

L'Abreazione è di solito inserita come momento significativo delle psicoterapie che utilizzano il modello psicoanalitico-freudiano. Secondo tale modello, si giunge al punto in cui le esperienze emotivo-affettive rimosse riemergono dall'inconscio a livello di coscienza. Tale improvvisa comparsa di contenuti, fondamentalmente rifiutati, provoca nell'individuo una scarica emotiva che ha una funzione catartica, liberatoria.

In questo modo il soggetto riesce ad accettare i contenuti prima rifiutati, favorendo la scomparsa dei sintomi psicopatologici che avevano accompagnato la rimozione dei contenuti disturbanti

Ablazione

Termine che designa l'asportazione chirurgica, o mediante mezzi fisici o chimici, di una qualsiasi parte anatomica, più frequentemente riferito al distretto cutaneo.

L'ablazione di un organo o di un viscere viene invece preferibilmente indicata aggiungendo al nome dell'organo stesso il suffisso -ectomia (per esempio appendicectomia, asportazione dell'appendice).

Aberrazioni Cromosomiche

Alterazioni del ptrimonio genetico caratterizzate da modificazioni del numero o della morfologia dei cromosomi. Più spesso spontanee, possono anche venir provocate da radiazioni ionizzanti, farmaci, alcuni virus; una volta instaurate, si mantengono nelle generazioni cellulari successive. Possono interessare i cromosomi sessuali , o gli altri cromosomi (autosomi) o più raramente entrambi.


Alterazioni nel numero dei cromosomi
Derivano da un errore durante la meiosi, il processo di divisione delle cellule sessuali da cui prendono origine i gameti (ovociti e spermatozoi), per cui uno o più cromosomi restano dalla parte "sbagliata"; tali anomalie numeriche possono consistere nella presenza di un numero inferiore (monosomia) o superiore (polisomia) di cromosomi.

La sindrome di Down è la più frequente malattia associata ad un'anomalia numerica ed è dovuta alla presenza di tre copie, invece che due, del cromosoma 21 (trisomia del cromosoma 21) ; le più rare trisomie 13 e 18 si associano ad anomalie gravi e complesse che portano a morte precoce.

Anomalie numeriche dei cromosomi del sesso si hanno nella sindrome di Klinefelter, individui maschi che hanno un cromosoma X in più (XXY), nella sindrome di Turner, in cui l'individuo è femmina e il suo corredo cromosomico è caratterizzato dalla presenza di un unico cromosoma sessuale del tipo X (XO) e in altre rare condizioni.


Alterazioni nella morfologia o nella struttura dei cromosomi

Sono la conseguenza di rotture cromosomiche seguite da una riorganizzazione dei cromosomi stessi in combinazioni anomale. Così si può avere la perdita di una parte di cromosoma (delezione) ; la presenza di un cromosoma di un segmento ripetuto due volte (duplicazione) ; la rottura del cromosoma in due punti seguita dalla ricomposizione dei frammenti dopo che il segmento cromosomico compreso tra i due punti di rottura è ruotato di 180° (inversione); il trasferimento di un segmento cromosomico su un altro cromosoma (traslocazione); la formazione di cromosomi ad anello quando la rottura avviene all'estremità di entrambi i bracci che in seguito si riuniscono.

Muscoli Abduttori

Muscoli che con la loro azione determinano lo spostamento laterale di un arto.
Questa è in realtà l'azione prevalente di tali muscoli in quanto ciascun movimento articolare risulta dalla contrazione di più muscoli, così come ciascun muscolo può concorrere a più movimenti articolari.

- Nell'arto superiore svolgono attività di abduzione il muscolo deltoide e il sovraspinato, che si inseriscono sul tronco e sull'omero con il contributo, in parte, anche del muscolo trapezio dorsale; a livello dell'avambraccio il flessore radiale del carpo, il lungo radiale; nella mano l'abduttore lungo del pollice, l'abduttore breve del pollice.

- Nell'arto inferiore agiscono come abduttori i muscoli glutei grande, medio e piccolo, e il piriforme, che si inseriscono sul bacino e sul femore: a livello della coscia il tensore della fascia lata; tra i muscoli della gamba l'estensore lungo comune delle dita, i peronei anteriore e laterali, lungo e breve ; a livello del piede gli abduttori dell'alluce e del quinto dito, gli interossei dorsali secondo, terzo e quarto.

Nervo Abducente

Nervo rappresentante il VI paio dei nervi cranici, che permette i movimenti laterali dell'occhio. Prende origine dal tronco encefalico, tra il midollo allungato e il ponte di Varolio e fuoriesce dalla cavità cranica attraverso l'orbita oculare.

Qui innerva il muscolo retto laterale dell'occhio consentendogli di contrarsi e di ruotare il bulbo oculare verso l'esterno. Tali movimenti vengono a mancare in caso di lesioni del nervo, causando lo strabismo convergente.

Abbassalingua

Strumento utilizzato per consentire un'ampia visualizzazione del cavo orale e della faringe.
Si tratta di un oggetto piatto, dalla forma allungata e con estremità arrotondate, generalmente in legno o in acciaio.

L'abbassalingua deve essere appoggiato a piatto sul terzo medio della lingua, effettuando una leggera pressione verso il basso e chiedendo al paziente di pronunciare la lettera "A": in tal modo si ottiene una maggiore apertura boccale e la vibrazione dell'ugola, che consentono una corretta esplorazione di bocca e gola.

Attenzione deve essere posta a non appoggiare l'abbassalingua troppo vicino alla base della lingua e alla faringe, in quanto ciò scatena i riflessi della tosse e del vomito.